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È passato un po’ di tempo dal mio ultimo post, e chiedo scusa a tutti voi per avervi trascurato. Solo che in questi mesi mi è accaduta una cosetta … sono diventata mamma di una bellissima bimba, Gioia!

Inoltre la mia cucciola ha voluto farci una bella sorpresa nascendo con due mesi di anticipo! Fortunatamente è andato tutto bene, però devo ammettere che è stata tosta.

Ora quindi vi sto scrivendo con lei sulle gambe, sperando che mi lasci il tempo di arrivare alla fine del post … (non mento ecco le prove!)

Comunque non voglio annoiarvi con le mie vicissitudini personali, la realtà è che sento il bisogno di dirvi che io amo molto Che Schiscia, è un progetto in cui credo tanto, se potessi oggi aprirei una  società per questo social (ihihih che bello sognare), una bella redazione dedicata, una grande cucina dove fare ricette con un fotografo intento a fotografare il tutto, fare video ricette, avere ospiti illustri per cucinare insieme … effettivamente mi piacerebbe fare molte cose.

La realtà però è un’altra, il mio lavoro è un altro, quello che a fine mese mi fa portare a casa i soldini non è Che Schiscia, quindi in questi mesi con il pancione che cresceva è cresciuto anche l’impegno che ho dovuto (e voluto) mettere su altri progetti, certamente meno personali, ma in cui ho creduto e che mi hanno dato da vivere!

Poi accade che si torna a casa la sera stanchi morti, e con un’idea in testa … devo fare Che Schiscia! Stasera non ce la faccio, lo farò nel week and! Poi arriva il week and e dici: “Devo fare la spesa, pulire la casa, andare di qua, andare di la … ora ho la nausea, ora non ho voglia”. Eh già è vero … ora non ho voglia!

Questa è stata la cosa più triste per me, rendermi conto di non aver voglia di fare qualcosa che per mesi mi ha reso entusiasta, mi ha accesso la vita, mi ha dato speranza in un periodo che era un po’ grigiastro, non aver voglia di dedicarsi ad un progetto personale, e mi sono sentita in colpa.

Poi accade che un venerdì di agosto saluti i tuoi colleghi in ufficio e torni a casa preoccupata di come farai la settimana successiva a portare a termine tutto quel lavoro arretrato, e poi ecco che la domenica pomeriggio arriva Gioia, e capisci che non ci sono previsioni che tengano, la vita è così … sorprendente!

Il mio parto è stato abbastanza una tragedia, all’improvviso è arrivata questa complicazione (sindrome di Help), per semplificarla molto una sorta di allergia verso la placenta che si scatena così all’improvviso, per cui non c’è cura se non far nascere immediatamente la bimba. Lei fortunatamente non ha mai avuto problemi, è nata alla 30° settimana, respirava già da sola, è stata messa in incubatrice per un mesetto e mezzo, ha preso peso e arrivata a 1800 kg l’abbiamo portata a casetta con noi!

Io sono stata quattro ore in sala parto perché questa simpatica sindrome mi aveva creato qualche piccolo scompenso … tipo piastrine a livelli minimi, fegato e reni poco funzionanti, tiroide ingrossata … insomma, non è stato proprio simpatico!

Comunque davvero sto andando fuori tema … la realtà è che tutta questa storia mi ha fatto capire che tante volte ci facciamo il sangue amaro perché le cose sono complicate, stressanti e le vorremmo diverse, però in quel momento sono così, ed è inutile arrabbiarsi!

Io credo che tutto quello che ti propone la vita a volte ti possa far allontanare dai tuoi obbiettivi, e ti spinga a rinunciare ai tuoi desideri, perché tante volte si è stanchi, annoiati, poco motivati, concentrati su altro.

Io quello che so è che in questi mesi, nonostante “la mia assenza” da Che Schiscia, ogni settimana  trovavo un nuovo membro, un nuovo mi piace su Facebook, un sito che parlava di noi, e ogni volta mi dicevo la stessa cosa: “Cavolo avevo avuto una bella idea, peccato non averci dedicato le giuste energie”.

Oggi quindi vi parlo a cuore aperto, amo Che Schiscia e avevo tante idee per lanciarlo, farlo conoscere a tutti, farlo crescere …
Le ho realizzate tutte? No, assolutamente no.
Potevo fare di più? Si certamente

Ma la vera domanda è, ho smesso di crederci? No!!!
Quindi non è una mancanza di fiducia nel mio progetto quando vorrei preparare quella ricetta, o quel consiglio per voi, ma poi non lo faccio. E mentirei se vi dicessi da domani riparto a mille con tre ricette alla settimana e mille consigli. Mentirei perché ora sono a casa a curare una bimba di tre mesi che è come se ne avesse uno, perché delle notti non dormo e tante volte dico ora potrei fare Che Schiscia, ma guarda c’è il sole, preferisco uscire o guardare la tv,  e la verità è che non voglio sentirmi in colpa se preferisco fare altro.

Questo significa che non mi sacrifico abbastanza e quindi non raggiungerò i miei obbiettivi? mmm sinceramente non lo so.

Quello che ho capito in questi mesi è che la vita è imprevedibile, e ogni giorno è diverso. Sprecare il tempo ad essere preoccupati, tristi o peggio ancora sentirsi in colpa proprio non ne vale la pena!

Credete nei vostri sogni, e siate clementi con voi se non sempre avete la voglia ed il tempo di perseguirli, non rendete la vostra vita pesante, e sono certa che è il miglior modo di farvi tornare le energie e la voglia di fare!

In conclusione vi dico che sono tornata anche se non me ne sono mai andata! Se un giorno il mio sogno di vedere i miei progetti realizzati si avvererà sarò la persona più felice della terra, nel frattempo lavoro per rendere realizzato ogni giorno della mia vita, che sia dedicato a voi, a me a Gioia o alla mia famiglia!

E non dimenticate che Che Schiscia è un social, quindi è sempre aperto a tutti voi, e se non vi va di scrivere di cucina (come sto facendo ora io) non scrivete di cucina, scrivete pure di quel che vi va..se vi va! La vostra esperienza in ogni ambito della vita può essere sempre e comunque un aiuto per gli altri.

Un grosso saluto da Sara … e Gioia!